top of page

Da cosa si ricava?

Il BioChar può essere ottenuto a partire da numerosi tipi di residui: stocchi di mais, gusci di noce o di arachide, pula di riso, scarti di potatura e di lavorazione del legno. Con opportune condizioni, dalla pirolisi dalla biomassa, si ottiene, oltre al biochar, syngas combustibile, in cui si ritrova circa il 50% del carbonio iniziale. Questo può essere utilizzato, oltre che per ottenere gas tecnici come l'idrogeno, come fonte di energia per avviare una nuova pirolisi, per essiccare le biomasse fresche da avviare a pirolisi o come combustibile per scopi diversi. A differenza dell'interramento dei residui colturali che porta ad una degradazione pressoché totale della sostanza organica con liberazione del 100% del carbonio in atmosfera il processo di pirolisi consente di produrre energia mentre nell'altro caso verrebbe persa. Inoltre il riutilizzo dei residui (come anche il recupero degli scarti di lavorazione del legno) anziché la coltivazione di piante a rapida crescita per la produzione di biochar ed energia, evita la competizione con la produzione di derrate alimentari.

bottom of page